Morbìn

In un momento di pazzia o di felicità esagerata, da piccoli, tutti noi, ci saremmo sentiti dire di avere el morbìn , magarisenza trovarne la corrispondente traduzione in italiano e sicuramente senza conoscere l’origine di questo termine.

Come per molte altre parole dialettali, c’è la possibilità che affondi le sue radici nel latino, più specificatamente da morbus,i  , vocabolo che indica, oltre alle malattie fisiche, le malattie morali quali vizi e passioni.

Malattia è infatti quella cosa inevitabile, che non dipende da noi, non controllabile, qualcosa da cui non si può scappare e non serve a niente provarci, e proprio per questo possiamo intendere alcuni termini che rimandano al significato più usato di morbin come la spontaneità infantile, l’ allegria, la voglia di ridere e la bizzarria, come delle malattie. Quindi, quando qualcuno ha el morbìn significa che è molto allegro e pimpante, al limite dell’esaltato: ciò potrebbe confermare anche la possibile derivazione (riportata anche dal Boerio) da morbio, il rigoglio delle piante. Entrambi i termini infatti danno l’idea di vitalità, energia, dinamismo. Quando viene usato con questa accezione è perlopiù riferito ai bambini, che esprimono le proprie emozioni e sentimenti nella loro totalità, senza rendersene conto.

Oltre a questo primo significato di vitalità, contentezza, istintività, morbìn ne ha un altro: esaltazione, vivacità licenziosa, desiderio smoderato. E’ infatti usato anche con un tono decisamente dispregiativo ed è comunemente affibbiato alle donne che conducono una vita dissoluta e si abbandonano al lusso e ai piaceri della vita.

El morbin è una delle più belle espressioni e parole tipicamente dialettali, che non è giunta a noi così com’è, ma può rimandare a tantissime significati e ognuno può intenderla a suo modo, con il sentimento che gli sembra più appropriato. E proprio per questo è importante che il termine non si perda nel tempo e che il suo uso permanga nella nostra vita di tutti i giorni; dobbiamo far tesoro di quella lingua, il Dialetto, che va pian piano smarrendosi sotto i nostri occhi.

Ilaria Munaro